Centro Diurno Adulti

Premessa
La Finalità dell'iniziativa è la co-costruzione di risposte idonee alle esigenze di cittadini disabili e delle loro famiglie, in un'ottica di razionalizzazione delle risorse.
Il tempo libero riveste nella vita di ogni persona un'importanza fondamentale per il proprio benessere e la propria autostima. Infatti, le attività che svolgiamo nel nostro tempo libero ci coinvolgono in maniera globale, influendo sulla nostra vita non solo ricreativa ma pure sociale, culturale, intima. Avere la libertà di... significa vivere in maniera gratificante, contribuendo alla piena realizzazione personale. Gli incontri, le amicizie che abbiamo, la "libertà di..." curare nel nostro tempo libero sono spesso le maglie più gratificanti della rete di relazioni che ci costruiamo.
Non agevolare o reprimere tali possibilità, crea invece occasione di esclusione, emarginazione e solitudine. Attualmente, la disabilità è considerata uno stato di salute in un ambiente sfavorevole. In questo modo si pongono in evidenza le correlazioni che legano la percezione del proprio stato di salute e di benessere alle variabili ecologiche, che caratterizzato il contesto di vita dell'individuo, rimarcando ancora una volta come la sensazione di disabilità sia strettamente proporzionale alla qualità della vita vissuta.
Il tempo libero diventa segno tangibile del fatto che l'integrazione sociale del diversamente abile ancora non è stata raggiunta pienamente. Il salto di qualità che i ragazzi disabili desiderano è quello di un tempo libero dove davvero siano "liberi di..." fuori dalla famiglia e con una ampia gamma di possibilità.
I ragazzi con deficit chiedono di poter frequentare le persone con cui stanno bene, negli ambienti "di tutti", durante le normali attività che chiunque svolge per divertirsi e rilassarsi. Solo assicurando tale legittimo diritto, riescono a rapportarsi con gli altri al pari, sentendosi non più "diversi", ma persone che, nello scambio, danno e ricevono.

Obiettivi
L'obiettivo generale del progetto è quello di contribuire al miglioramento della qualità di vita dei soggetti disabili del nostro territorio, promuovendo interventi che favoriscano la loro integrazione nel tessuto sociale.
L'analisi dei problemi portati dalle famiglie sollecita gli operatori e i volontari a promuovere azioni che accrescano le capacità e le autonomie dei soggetti disabili, utilizzando metodi e contesti che prevedano la costante interazione con altre persone.
Nell'ampliamento della rete sociale intorno alla disabilità cogliamo inoltre l'opportunità di sensibilizzare e formare la popolazione sul tema della diversità, a partire dal mondo della scuola, dai giovani e dai loro insegnanti.
Si intende fornire a persone disabili la possibilità di vivere il proprio tempo libero senza la presenza della famiglia favorendo l'integrazione sociale, permettendo a tutti i ragazzi coinvolti di allacciare nuovi rapporti e ampliare i contatti sociali, favorendo l'affermazione di una cultura capace di integrare la diversità.

Obiettivi specifici
A) Obiettivi specifici diretti all'utenza:
- Migliorare la qualità della vita della persona in carico, favorendo l'interazione e l'integrazione sociale;
- Recuperare e sviluppare l'autonomia personale e sociale, promuovendo la frequentazione di
strutture esterne, sportive, sociali, ricreative per permettere al disabile di svolgere attività motorie e sportive, anche nei luoghi destinati a tutti;
- Offrire occasioni di apprendimento di regole sociali e di sviluppo di abilità di relazione,
comunicazione e autocontrollo; individuali ma preferibilmente da svolgersi in gruppo, orientate a rinforzare le competenze sociali ma anche a sviluppare l'asse della motivazione e dell'autostima;
- Organizzare spazi di animazione e svago che permettano una reale e soddisfacente fruizione del tempo libero da parte delle persone disabili, così da consentirne una loro partecipazione attiva e globale ai servizi offerti dal territorio.
- Costruzione di un contesto teso a garantire il benessere dei giovani utenti, anche e soprattutto nell'ottica di vivere e sperimentare semplici occasioni di svago e di divertimento.
B) in relazione alla famiglia:
- rispondere ad un bisogno, sollevare il caregiver di riferimento;
- promuovere, sostenere e tradurre il principio della sussidiarietà o creazione di un gruppo di
sostegno alla famiglia, tramite il processo di empowerment. c) in relazione al territorio:
- promuovere la cultura alla diversità e facilitare interazioni con realtà diversificate

Destinatari del progetto
I destinatari del progetto saranno circa 15 ragazzi/e con disabilità di tipo fisico, sensoriale e psichico di ambo i sessi e residenti a Palermo. L'età dei ragazzi dovrà essere compresa tra i 18 ed i 36 anni.

Attività previste
LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE
Quale strumento per lo sviluppo delle abilità relazionali ed espressive di ogni utente che vi prenderà parte. Più nello specifico, l'attività teatrale è considerata da sempre un veicolo educativo attraverso il quale la persona impara una forma educata di socializzazione verso se stessa e verso gli altri. Facendo teatro si impara che la vera performance inizia dalla scoperta di se stessi in interazione con gli altri, ecco perché è un'attività di gruppo e non una lezione individuale. Nell'interazione con gli altri è possibile scoprire se stessi, il corpo e il suo linguaggio non verbale (cosa il corpo comunica quando si muove e quando sta fermo, come e quando lo fa), le proprie emozioni (da dove provengono, come si manifestano, come scoprirle e utilizzare il giusto canale comunicativo), i propri talenti e i propri limiti.
Attraverso un percorso ludico, psico-motorio e mimico si cercherà con tutti i partecipanti di conoscere le storie più vicine ai vissuti degli utenti, come le loro paure, le loro ansie, i loro desideri, i loro sogni per costruirne collettivamente una nuova storia, per poi animarla con personaggi immaginari, in una scenografia con dialoghi e costumi e musica ricercata dai ragazzi stessi e realizzata secondo i canoni del teatro. Ogni utente inserito in questo laboratorio, sceglierà e sosterrà un ruolo, (attore, comparsa, suggeritore, costumista, scenografo o altro) importante ed indispensabile alla riuscita dell'opera. Verrà curata l'organizzazione spaziale e temporale, il controllo respiratorio, l'emissione e l'impostazione della voce, la gestualità, la mimica corporea e facciale. Sarà altresì, compito degli operatori educare all'ascolto ed alla corretta comunicazione, in quanto, sono abilità necessarie non solo in scena ma anche nelle varie situazioni di vita, specie quando è estremamente importante capire i vissuti degli altri ed esprimere le proprie emozioni e i propri bisogni.
LABORATORIO di CUCINA
Progettato per l'apprendimento di compiti adattivi, nell'ambito dell'allestimento e preparazione di pietanze, attraverso procedure di self – management, attività che di certo, sono indispensabili per un normale svolgimento della vita quotidiana. In questo laboratorio, gli utenti diventeranno capaci e autonomi, nel provvedere a preparare ciò che serve per soddisfare i loro bisogni di fame, ad esempio: preparare un panino, fare una spremuta di arance, preparare un semplice dolce. Queste sono attività che richiedono capacità di conoscenza e programmazione dei singoli passaggi e capacità di concretizzazione degli stessi (abilità manuali), ciò significa che, essi saranno in grado di conoscere quali ingredienti servono per la ricetta, dove andare a comprarli, pesare le giuste quantità degli stessi, eseguire la sequenza corretta nell'ordine di passaggi, per avere il risultato culinario finale.
Il laboratorio di autonomia di cucina persegue i seguenti obiettivi:
- Potenziare e/o mantenere le abilità adattive e funzionali necessarie, alle persone con disabilità, nelle attività di vita quotidiana, diventando non passivi fruitori ma protagonisti attivi del loro svolgimento.
- Contribuire a una migliore qualità della vita poiché, l'essere in grado di provvedere alla cura di sé e allo svolgimento di azioni di vita quotidiana, rende le persone disabili, autonome e indipendenti e con una migliore percezione di sé e delle proprie capacità.
- Realizzare un momento conviviale e di socializzazione al termine dell' attività di cucina in cui condividere le pietanze realizzate.
Al termine del laboratorio di cucina si intende organizzare un evento pubblico che coinvolgerà la cittadinanza e vedrà i ragazzi partecipanti il laboratorio "cuochi per un giorno".
ATTIVITÀ' SPORTIVA
Nell'ambito del tempo libero della persona disabile un posto di rilievo lo deve occupare la pratica sportiva. Infatti, l'esercizio delle attività motorie e sportive permette all'individuo diversamente abile di:
- incrementare le risorse personali;
- migliorare i comportamenti, le competenze, le capacità e le abilità;
- implementare la relazione con l'alterità;
- potenziare l'empowerment soggettivo;
- ampliare l'autonomia personale.
Ci si riferisce, prevalentemente, all'attività fisica adattata, ovvero una pratica motoria e sportiva modificata per incontrare, accogliere e soddisfare i bisogni delle persone affette da disabilità.
MATP
MATP è un programma di allenamento studiato per bambini ed adulti con disabilità intellettive gravi e gravissime e disabilità fisiche e/o sensoriali con associata una disabilità intellettiva. Il MATP offre un programma completo delle attività motorie e ricreative che può essere adottato da insegnanti di educazione fisica e terapisti della riabilitazione. Il programma pone maggiormente l'accento sull'allenamento e sulla partecipazione piuttosto che sulla competizione; si utilizzano i traguardi, gli obiettivi a breve termine, le valutazioni e i suggerimenti d'insegnamento per individualizzare l'insegnamento affinché le persone con gravi disabilità possano partecipare ad attività ricreative adeguate ai loro livelli di abilità. Dopo un appropriato periodo di preparazione e di allenamento, si potranno proporre esperienze di dimostrazione nell'ambito di giochi Regionali e/o Nazionali per dare l'opportunità agli allievi di MATP di dimostrare i risultati ottenuti. Dopo un appropriato periodo di preparazione e di allenamento, si potranno proporre esperienze di dimostrazione previste all'interno dei Giochi Nazionali 2017 che si svolgeranno a Biella dal 4 al 9 luglio per dare l'opportunità agli allievi di MATP di dimostrare i risultati ottenuti.
Partecipazione Cerimonia di Apertura Giochi Nazionali 2017 a Biella 4 luglio 2017 Stadio La Marmora ore 20.30: Obiettivo condivisione di un momento di festa e divertimento con musica e spettacolo. Special Olympics mette a disposizione volontari sul posto. Si potrà inoltre visitare il villaggio olimpico e condividere con atleti e volontari giornate di festa.
LABORATORIO TEMPO LIBERO
Questa attività prevede l'organizzazione di eventi non strutturati quali ad esempio organizzazione di cene, partecipazione a manifestazioni sportive (partite di calcio, basket), partecipazione a manifestazioni culturali (cinema, spettacoli) organizzazione di gite.
Queste diverse attività non strutturate verranno di volta in volta organizzate in base alle preferenze del gruppo di ragazzi partecipanti.
In fase di definizione tra il Comune di Vercelli, le Associazioni e il Comitato Carnevalesco la realizzazione di un laboratorio di cartapesta. I ragazzi coinvolti creeranno decorazioni per i carri allegorici che sfileranno per la città e vedranno protagonisti anche i ragazzi stessi.
ATTIVITÀ' EXTRA PROGRAMMATE
Laboratori di pittura, laboratori di musicoterapia, teatro, sport e ginnastica, giardinaggio, giochi di gruppo, Land Art.

Valutazione e monitoraggio
La valutazione avrà come presupposto e strumento l'attività di monitoraggio, ossia l'esame sistematico e continuo dello stato di avanzamento dei progetti/servizi/interventi svolto durante la loro attuazione attraverso la raccolta e l'analisi di dati e di informazioni e la predisposizione di report periodici.
Il sistema di monitoraggio costituisce quindi l‟indispensabile supporto tecnico per l'espletamento delle diverse fasi del ciclo di valutazione/controllo, che sono: - identificazione degli obiettivi;
- valutazione periodica dei risultati;
- analisi degli scostamenti;
- identificazione degli interventi correttivi, reporting e feedback.
Il processo di valutazione del progetto si articolerà in due fasi, ossia in itinere e finale.
La valutazione in itinere seguirà la realizzazione delle azioni previste, registrando lo sviluppo del progetto e del processo programmatorio attraverso la rilevazione di indicatori e di informazioni utili a cogliere, in particolare, gli scostamenti tra attività previste ed i risultati attesi, lo sviluppo armonico del territorio, le attività realizzate ed i risultati conseguiti, i fattori intervenuti nel determinare tali risultati, gli elementi di successo e quelli di difficoltà. L'obiettivo di tale valutazione è quello di apportare al progetto le integrazioni e correzioni, ritenute opportune in base ai risultati emersi.
Verrà realizzata tramite la compilazione di schede, appositamente create, in cui custodi sociali potranno registrare le loro osservazioni sulle situazioni in carico e fungere da sentinella sul territorio per rilevare eventuali criticità.
La valutazione finale, realizzata nella fase termine del progetto si esprimerà sull'efficacia delle azioni realizzate rispetto agli obiettivi previsti, sull'impatto ed i cambiamenti delle stesse introdotti, sulla loro eventuale riproducibilità e sulla loro efficienza. L'obiettivo di tale valutazione è quello di produrre elementi utili alla riprogettazione delle attività.
Verranno rilevati in particolare i seguenti aspetti:
- il grado di raggiungimento degli obiettivi
- il grado di soddisfazione dei partecipanti
- le criticità riscontrare per la realizzazione del servizio
Strumenti per la valutazione:
Verranno effettuati con sistematicità incontri di èquipe per la programmazione e il monitoraggio delle specifiche attività e laboratori, durante i quali sarà compilato un verbale nel quale saranno evidenziate le decisioni assunte.
Le modalità di verifica garantiranno un monitoraggio continuo sugli interventi al fine di rilevare la necessità di apportare eventuali modifiche che rendano maggiormente efficaci: l'operato, le strategie messe in atto, la coerenza con il progetto, le modalità organizzative ed il soddisfacimento dei bisogni degli utenti.
Si prevede inoltre, a distanza di 6 mesi dall'inizio del progetto, la somministrazione a tutte le famiglie dei beneficiari delle attività un questionario che andrà ad indagare il grado di soddisfazione dei partecipanti.

Gruppo di lavoro
La struttura organizzativa per l'esecuzione del progetto risulta così composta:
- Funzionario amministrativo: ruolo di coordinamento e gestione;
- Coordinatore Pedagogico: referente per l'area disabili, presa in carico delle domande e definizione del progetto di inserimento, monitoraggio e verifica, componente del tavolo di lavoro sulla disabilità.
- Educatore Professionale: referente per l'area disabili: supporto al coordinamento delle attività di progetto, presa in carico delle domande e definizione del progetto di inserimento, monitoraggio e verifica, componente del tavolo di lavoro sulla disabilità.
- Operatori Socio Sanitari (OSS), supporto alla realizzazione dei laboratori, monitoraggio delle attività.
- Volontari Associazioni di volontariato: supporto nella definizione del progetto di inserimento, nei momenti di verifica e nella realizzazione dei laboratori.
Si prevedono riunioni bimestrali di coordinamento (operatori amministrativi, tecnici e volontari) con l'obiettivo di valutare l'andamento dei progetti.
Tale riunione ha lo scopo di analizzare e risolvere le problematiche emerse, valutare eventuali modifiche o chiusura dei progetti di inserimento e valutare nuovi inserimenti.
Continueranno gli incontri mensili del tavolo di lavoro Disabilità, con l'obiettivo di valutare anche l'andamento del progetto e condividere risorse e opportunità a favore dei soggetti disabili.